HF - Verticale Broadband (ex verticale 11m)

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Antenna verticale realizzata recuperando pezzi di una vecchia antenna CB o utilizzando una serie di tubi di alluminio telescopici

il progetto  è applicabile a qualsiasi antenna che sia composta da uno stilo verticale, il più lungo possibile.


L’antenna utilizzata in questo caso si presenta uno stilo di 6 metri circa con un piccolo cappello capacitivo, tre radiali lunghi 2.50 m circa.

Lo stilo è isolato dal palo di supporto. 

Si può utilizzare qualsiasi antenna di cui sia possibile recuperare il solo stilo.

Bobine, adattatori di impedenza o qualsiasi altra cosa posta alla base andrà rimossa conservando il solo stilo verticale, e (a scelta) gli eventuali radiali.

Un’antenna più lunga della frequenza di risonanza avrà un’impedenza di tipo induttivo, mentre un’antenna troppo corta diventerà capacitiva. Le antenne corte vengono elettricamente allungate con una bobina di carico che contrasta fino a annullare la parte capacitiva dell’impedenza dell’antenna.

L’alta impedenza dello stilo non accordato è difficile da valutare,  potrebbe essere compresa da 100 a 800 ohm, quindi per noi non va bene, ma i signori che vendono questo tipo di antenne come hanno risolto il problema? Non lo hanno risolto, si sono limitati a spaccarlo in due problemi più piccoli.

Hanno abbassato l’impedenza dell’antenna ricorrendo a un balun 4:1 montato direttamente sotto lo stilo che costituisce l’antenna e che la porta l’impedenza a valori ragionevolmente compresi da 25 a 200 ohm. Richiede ugualmente l’uso di un accordatore in stazione prima del ricetrasmettitore.

Un accordatore manuale, anche autocostruito dovrebbe essere in grado di accettare impedenze, la cui parte reattiva dovrebbe essere più bassa possibile, comprese tra 20  e 600 ohm.

L’idea è geniale, e mi è stata suggerita da una realizzazione per l’uso in portatile di Angelo IK1QLD.

In questo caso è necessario che l’antenna si mantenga quanto più possibile su valori di impedenza alti, dunque che lavori lontano da ¼ d'onda e multipli dispari, uno stilo da quasi 6 metri (come il nostro) è più lungo di ¼ d'onda in 20 metri e, fino a 37 MHz, non arriva a ¾ d'onda. Utilizzando gli elementi non usati dei tre radiali originali possiamo aumentare la lunghezza dello stilo fino a 7 metri dove siamo ancora sopra il ¼ d'onda in 20 metri e i ¾ cadono a 32 MHz, sempre fuori gamma.

Dalla figura vediamo l’andamento della tensione, della corrente e dell’impedenza in una antenna lunga fino a un’onda intera. I punti a bassa impedenza sono localizzati vicino al quarto  e ai ¾ d'onda, dunque è assolutamente necessario che la lunghezza del nostro stilo sia lontana da questi punti, oppure che questi non cadano in gamme che ci interessano.

Uno stilo di 8 metri ha il ¼ d'onda a 9 Mhz abbondanti, ma i ¾ l cadono in piena gamma CB: significa che abbiamo superato il punto di risonanza. In figura siamo passati dal terzo al quarto quadrato in basso a destra.

Sempre in figura non dobbiamo dimenticarci che l’impedenza di una antenna è rappresentata da un valore complesso, formato quindi da una parte reale, di tipo resistivo e da una parte immaginaria di tipo reattivo che può essere induttiva o capacitiva; il grafico riportato non è in scala e l’impedenza è riportata in valore assoluto, del resto deve solo fornire un esempio “illustrato” di cosa potrebbe succedere lungo lo stilo dell’antenna. Non sono considerati nessuno dei fattori esterni che influenzano il funzionamento dell’antenna, oggetti metallici, alberi o edifici nelle vicinanze, la distanza da terra ecc.

Per le bande per cui sarebbe possibile realizzare una antenna di questo tipo ho calcolato la lunghezza elettrica di ¼  e dei ¾ d'onda, già accorciati del 3%, come se dovessi calcolare lo stilo di una GP. La lunghezza dell’antenna deve dunque essere compresa tra i ¾ d'onda della frequenza più alta e il ¼ d'onda di quella più bassa. Ipotizzando un’antenna che possa essere utilizzabile tra i 10 e i 20 metri sceglieremo un’antenna lunga da 5.16 m a 7.3 m, avendo cura di scegliere una misura lontana da questi due valori estremi che rappresentano due frequenze di risonanza. Dunque la lunghezza originale del nostro stilo potrebbe essere adatto per le prime prove. Successivamente è possibile allungarlo fino a circa 8 metri per cercare il possibile utilizzo anche in 40 metri, sapendo però che potremmo perdere i 10 metri dove siamo vicini a uno dei punti di risonanza.




Sulla Mosley utilizzata in questo caso, è possibile allungare lo stilo semplicemente spostando il foro che fissa l’elemento piccolo a quello di diametro maggiore, per tre delle quattro giunte che sono necessarie a formare lo stilo è possibile spostare il foro di fissaggio e guadagnare fino a 20 cm in lunghezza per ogni giunta; dall’ultima giunta è possibile guadagnare solo 5 cm. Per ottenere lunghezze maggiori di 660 cm è necessario ricorrere a pezzi di tubo ricavati dagli ex_radiali (i diametri sono uguali) per effettuare delle giunte e raggiungere la lunghezza richiesta. Per com’è costruita l’antenna non sembra prudente superare gli 8 metri di lunghezza dello stilo. È in ogni modo sempre prudente utilizzare un sistema di tiranti in filo di nylon per sostenerlo.

I modelli commerciali utilizzano 5 o 6 radialini da 50 cm, personalmente ritengo più efficace l’uso di un buon numero di radiali tarati a ¼ d'onda ; l’ultima colonna a destra della tabella riporta la lunghezza degli eventuali radiali tarati (calcolati accorciando il quarto d'onda del 5%) costituiti da normale trecciola da impianti elettrici, da disporsi in maggior numero possibile per ogni banda di utilizzo.





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http://www.grix.it/viewer.php?page=10881

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